"In soli tre giorni ci sono stati tre gravi aggressioni fisiche a personale sanitario a Marsala". Lo dice Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae, Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei. "Oggi riteniamo che la situazione di medici, infermieri, operatori sanitari del 118 sia gravissima e rappresenti una vera emergenza che mina il Servizio Sanitario Nazionale e necessita di un intervento serio ed efficace. Per questa organizzazione sindacale serve una legge come deterrente - aggiunge Coniglio - che riconosca a medici, infermieri e personale del 118 la qualifica di pubblico ufficiale, affinché la denuncia proceda d'ufficio, sollevando il personale sanitario dal denunciare gli aggressori, perché la maggior parte delle aggressioni non viene denunciata per la paura di subire ritorsioni". "La Fsi-Usae da anni si batte per la sicurezza del personale sanitario contro il fenomeno delle aggressioni, al Ministro della Salute Giulia Grillo ricordiamo che già in parlamento è stato presentato e giace un disegno di legge nato da 72 denunce di aggressioni negli ospedali siciliani negli ultimi 5 anni avanzate da questo sindacato", affermano nella nota i leader regionali della Fsi Usae Sicilia Coniglio, Renzo Spada, Maurizio Cirignotta, Salvatore Ballacchino, Pier Paolo Di Marco e Salvatore Bracchitta" - che i governi tengono nel dimenticatoio.