Responsabile insieme ad altri tre complici di una rapina a mano armata ai danni di una donna a Bergamo lo scorso aprile, ma era scappato in Tunisia per non andare in carcere.
Lo scorso giovedì, però, ha deciso di rientrare in Italia. I carabinieri della Compagnia di Marsala hanno arrestato Mrad Salim, 23 anni, tunisino, che insieme ad altri sette connazionali lo scorso 21 febbraio, era sbarcato a Pantelleria a bordo di un piccolo gommone. Tutti sono stati bloccati dai militari e condotti nel centro di permanenza per i rimpatri di Trapani per le procedure di identificazione.
Dagli accertamenti è emerso che il giovane era destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bergamo nel novembre 2018. Il ventitreenne nell'aprile dello scorso anno con tre complici aveva messo a segno una rapina a mano armata ai danni di una donna. Dopo aver aspettato che la vittima tornasse a casa la banda ha aggredito la donna e, dopo averle puntato una pistola alla testa, si è fatto consegnare la borsa dandosi poi alla fuga.
Subito dopo la rapina Salim era scappato in Tunisia per evitare la cattura e lo scorso novembre il Tribunale di Bergamo con apposito decreto ne ha dichiarato la latitanza. Ma appena sbarcato a Pantelleria con la speranza di non essere individuato, il giovane è stato arrestato e condotto in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria.
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