Il Comune di Castelvetrano, su disposizione della commissione straordinaria che lo guida dallo scioglimento per mafia nel giugno 2017, effettuerà verifiche sulla regolarità urbanistica ed edilizia degli immobili realizzati nella fascia dei 150 metri dalla linea della battigia del litorale di Triscina. In un avviso della Direzione organizzativa VIII Edilizia privata e attività produttive si legge che «da un raffronto fotocartografico si è accertata l’esistenza di almeno 273 immobili all’interno della fascia di inedificabilità assoluta dei 150 metri dalla battigia che non erano presenti nel rilievo ortocartografico del maggio 1978 e che, quindi, potrebbero essere stati realizzati posteriormente all’entrata in vigore dell’art. 15 della legge regionale n. 78 del 1976». Anche queste abitazioni, perciò, potrebbero essere abusive. Già martedì prossimo sarà effettuato un sorteggio a campione del dieci per cento degli intestatari catastali di tali fabbricati per effettuare gli accertamenti del caso. Intanto, sempre a Triscina, proseguono le demolizioni delle case, in tutto 85, acquisite al patrimonio indisponibile del Comune che per l'operazione ha ottenuto dalla Cassa depositi e prestiti tre milioni di euro resi disponibili dal fondo rotativo. Si tratta di manufatti abusivi, inammissibili alla sanatoria in quanto realizzati successivamente al 1976 e nella fascia dei 150 metri dalla battigia che è zona sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta