Francesco Ciaravolo, il mancato sposino di Salemi trovato carbonizzato nella sua auto si è suicidato per gli inquirenti. I carabinieri hanno visionato e acquisito i filmati delle telecamere dei distributori di benzina della zona.
Proprio presso un distributore di Gibellina, poche ore prima dell’ora della morte, Ciaravolo è arrivato a bordo della sua auto e ha riempito una tanica in plastica, esattamente corrispondente a quella poi rinvenuta, ancora integra, vicino l’autovettura.
Questo elemento investigativo, insieme ad altri accertamenti e alle testimonianze acquisite, ha permesso di consolidare l’ipotesi di suicidio.
Ciaravolo si è dato fuoco, secondo la ricostruzione degli inquirenti, nel pomeriggio del 3 gennaio 2019, due giorni prima del ritrovamento dell’auto carbonizzata con all’interno il cadavere che, grazie alle analisi del dna effettuate dai carabinieri del Ris di Messina, è stato identificato.
Dal ritrovamento del cadavere però le indagini dei carabinieri non si erano mai fermate ed avevano esplorato ogni dettaglio della vita dell’uomo. Inoltre erano state sequestrate le immagini di numerose telecamere di video sorveglianza lungo il potenziale tragitto che l’autovettura aveva potuto compiere per raggiungere l’appezzamento di terreno dove poi era stata rinvenuta.
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