Due anni di carcere e 1500 euro di multa. È stata questa la pena invocata, ieri, dal pm Maria Rita Signorato per il 35enne marsalese Pietro Foderà, amministratore della “Sicilfert”, processato davanti al giudice monocratico Iole Moricca per truffa e falso materiale e ideologico.
Secondo l’accusa, Foderà avrebbe “barato” sul peso dei rifiuti (organico) conferiti dai mezzi dell’Aimeri per conto dell’Ato Tp1. L’indagine è dei vigili urbani. Tra i diversi Comuni costituitisi parte civile, c’è anche Marsala, rappresentato dall’avvocato Luigi Cassata, che nel corso del processo ha chiesto e ottenuto di citare la ditta di contrada Maimone come «responsabile civile» e che ieri si è associato alle richieste del pm. La richiesta di risarcimento danni del Comune di Marsala è di 500 mila euro.
L’articolo completo nell’edizione di Trapani del Giornale di Sicilia.