Nel maxi-processo “Indelicato Francesco + 35” (presunta truffa ai danni dell’Inps sul fronte delle indennità di disoccupazione erogate nel settore dell’allevamento degli animali) è stato condannato, ad un anno e 8 mesi di reclusione, solo l’imprenditore campobellese Vincenzo Indelicato. Ma per il reato tributario di «indebita compensazione». E cioè, per aver utilizzato “in compensazione”, ai fini del pagamento delle tasse, “crediti non spettanti”.
Quest’accusa (ma non la truffa) era mossa anche a Francesco Indelicato, padre di Vincenzo, ma l’uomo nel frattempo è deceduto. Quindi, “non doversi procedere” per morte dell’imputato. Assolta, invece, la moglie di Vincenzo Indelicato, Francesca Montalto.
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