E’ stato eseguito ieri all’ospedale S. Antonio Abate di Trapani il prelievo di sette organi per trapianto, su una paziente di 68 anni, deceduta nel reparto di rianimazione, dove era stata ricoverata il 13 luglio in gravi condizioni per un’emorragia cerebrale, a cui sono stati prelevati polmoni, fegato, reni e cornee, trapiantati subito dopo a pazienti in lista d’attesa, in Sicilia e in Lombardia.
Un’attività che è il frutto della collaborazione tra il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Giovanni Bavetta e il responsabile del coordinamento locale Trapianti Antonio Cacciapuoti, con il Centro regionale Trapianti, diretto da Bruna Piazza, e il Centro nazionale Trapianti.
Accertata dall’apposita commissione medica istituita dalla direzione sanitaria dell’ospedale trapanese, la morte della paziente, i parenti hanno dato l’assenso alla donazione, ed è iniziata l’attività di “mantenimento degli organi” effettuata dall’equipe medica e infermieristica del reparto di rianimazione del nosocomio. Sono quindi iniziati gli interventi di prelievo da parte di tre equipe operatorie, supportate da Cacciapuoti, dall’infermiere professionale del coordinamento locale Ivan Paesano e dal personale di sala operatoria, coordinato da Salvatore Privitera.
Un’equipe giunta dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, guidata dal responsabile Marco Zambelli, ha prelevato i polmoni che sono stati già trapiantati questa mattina nell’ospedale lombardo, mentre un’equipe dell’Ismett di Palermo, diretta da Calogero Ricotta, ha prelevato il fegato, trasportato all’ospedale Niguarda di Milano e i reni, destinati a due pazienti siciliani del Civico di Palermo. Infine Federico Cucco, primario dell’unità operativa complessa di Oftalmologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, ha prelevato le cornee della paziente, che sono state inviate alla Banca degli occhi di Palermo.
“Un ringraziamento – ha detto Bavetta – va al nostro coordinamento locale Trapianti, attivo sia nell’attività di prelievo che nella promozione della donazione, e a tutto il personale medico-infermieristico del S’Antonio coinvolto, che ha operato in grande sinergia con le diverse equipe intervenute”.
“Voglio ringraziare in particolare la famiglia – ha detto il direttore sanitario dell’ASP Salvatore Requirez – che anche in un momento di grande dolore, ha voluto autorizzare il prelievo degli organi del proprio congiunto, conscia dell’alto valore etico che questo gesto rappresenta”.
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