Nell’occhio del ciclone alcuni impianti di depurazione di alcuni centri che ricadono sotto la giurisdizione della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo. Nel corso dei controlli, sarebbero state riscontrate delle irregolarità amministrative e, pertanto, sono stati elevati verbali molto onerosi.
L’operazione è scattata alle porte della stagione balneare 2018 ed è stata portata a termine dai militari della Capitaneria dopo alcuni accertamenti effettuati sia lungo la costa di Campobello di Mazara che nell’entroterra (Gibellina, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa e Vita).
Depuratori sotto controllo al fine di contrastare lo sversamento di reflui non depurati nei corsi d’acqua e, di conseguenza, in mare. La Capitaneria precisa che «a fronte di una condizione generalmente regolare dei reflui trattati dagli impianti di depurazione, diverse sono state le irregolarità amministrative riscontrate che hanno portato all’elevazione di 7 verbali di accertamento per un importo (massimo in sede di applicazione della sanzione) pari ad 315.000 Euro».
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