PALERMO. La corte d’assise d’appello di Palermo ha confermato la condanna all’ergastolo per i fratelli Michele Claudio, detto Giovanni, e Giuseppe Vaiana. La corte ha così accolto le richieste del pg Emanuele Ravaglioli. I due sono ritenuti gli autori dell’omicidio, avvenuto il 24 agosto 1990 in un ovile di contrada Dionisio, a Campobello di Mazara, di Paolo Favara, 30 anni e di Caterina Vaiana, detta Rina, 33 anni, rispettivamente cognato e sorella di Michele Claudio. I carabinieri del Norm della Compagnia di Castelvetrano riaprirono le indagini nel 2010, con il coordinamento della Procura di Marsala. I militari, grazie anche a intercettazioni ambientali, accertarono che entrambi i fratelli Vaiana avrebbero avuto un movente per uccidere le vittime. Alla base dell'omicidio una intricata vicenda sentimentale e anche una presunta violenza sessuale ai danni di una bambina che all'epoca aveva appena nove anni. L’indagine era stata riaperta grazie agli input forniti dalla figlia di Caterina Vaiana e dal figlio di Paolo Favara. Il movente dell’efferato duplice omicidio sarebbe da collegare a un prestito di 13 milioni di lire mai restituito e alla paura che la sorella denunciasse uno dei due fratelli dopo avere scoperto che anni prima aveva violentato sua figlia.