CAMPOBELLO DI MAZARA. Le convulse fasi della rissa che il 29 settembre 2015 si scatenò sul finale di un ricevimento nuziale a Campobello di Mazara sono state ricostruite, in tribunale, davanti al giudice monocratico Matteo Giacalone, nel corso del processo che per quei fatti vede imputati i castelvetranesi Domenico Bongiovanni, di 34 anni, Giacomo Bongiovanni, di 33, e Giovanni Romano, di 36. Il primo difeso dall’avvocato Marianna Conforto, gli altri due da Aniello Alfano.
In aula, è stata una delle invitate al matrimonio, Francesca Salluzzo, a descrivere quanto accaduto. «Ad un certo punto – ha detto la testimone – sono stata anche travolta dalle persone che stavano litigando. E’ accaduto nel momento in cui mi avvicinavo ad alcune sedie sulle quali c’erano dei bambini che stavo cercando mettere in salvo. Mentre si picchiavano mi sono caduti addosso». La donna è una delle persone che subirono lesioni a causa di quella furiosa rissa, il cui motivo scatenante si sta cercando di accertare nel processo. Pare, comunque, da alcune testimonianze, che a far scattare la scintilla sia stata una frase pronunciata da un parente stretto di uno degli sposi non gradita da un altro parente della controparte.
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