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Nessuna razzia nei locali affittati, assolti due negozianti di Marsala

MARSALA. Condannati in primo grado, sono stati assolti in appello due noti commercianti marsalesi denunciati per appropriazione indebita e danneggiamento dal proprietario del locale in cui avevano il negozio. La condanna arrivò solo per il primo dei due reati contestati. Il danneggiamento, infatti, nel frattempo, era stato depenalizzato. Adesso, però, la quarta sezione della Corte d’appello di Palermo (presidente Enzo Agate) li ha assolti «perché il fatto non sussiste».

Al centro della vicenda: Sergio D’Alberti e la moglie Anna Daniela Perrone. Al primo (24 febbraio 2016), il giudice monocratico di Marsala aveva inflitto un anno e 8 mesi di reclusione, mentre alla seconda 8 mesi. Entrambi erano stati condannati anche al risarcimento del danno da quantificarsi e liquidarsi in sede civile. Nel frattempo, però, il giudice sentenziò una «provvisionale» di 5 mila euro, altrimenti, D’Alberti (titolare di un negozio di abbigliamento e accessori in via XI Maggio), non avrebbe potuto godere della sospensione condizionale della pena.

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