MARSALA. E’ stata fissata per il 6 aprile dal gup di Palermo Annalisa Tesoriere la prima udienza del processo con rito abbreviato a 12 dei presunti componenti (19 in tutto) della banda criminale che organizzava e gestiva viaggi di «lusso» per migranti tra Capo Bon, in Tunisia, e Marsala su gommoni superveloci. Viaggi, dunque, a basso rischio e a prezzi molto alti (fino a 3 mila euro a persona) per piccoli gruppi di extracomunitari che, arrivati sulle coste siciliane, venivano prelevati e portati in abitazioni dove potevano rifocillarsi, lavarsi e avere vestiti nuovi.
Il lucroso affare è stato scoperto da Guardia di finanza e Dda, che il 6 giugno 2017 hanno fermato 12 persone operazione «Scorpion Fish». L'inchiesta, condotta dal Nucleo di polizia tributaria, è stata coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dai pm «Gery» Ferrara, Claudia Ferrari e La Chioma. Al vertice della banda c'erano cittadini tunisini che usavano manovalanza italiana.
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