
TRAPANI. Era stato l’artefice di una notte da incubo per medici e personale sanitario del Pronto Soccorso del Sant’Antonio Abate di Trapani quando, alle tre circa dello scorso giorno 2, si era presentato in ospedale chiedendo di essere aiutato perché non si sentiva bene.
Mentre stava per essere visitato, è andato, infatti, in escandescenze distruggendo a calci e pugni tutto quanto gli veniva a tiro, mobili, suppellettili ed apparecchi informatici e prendendo a testate le porte. Ieri, l’uomo, il 37enne P.B. chiamato a rispondere di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, è stato condannato a 8 mesi di reclusione dal giudice monocratico di Trapani Roberta Nodari.

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