MARSALA. Una croce celtica e sotto il nome di Luca Traini, il maceratese accusato di avere sparato a sei migranti, sono comparsi sulla parete di una palestra pubblica nel centro di Marsala. Per la croce e la scritta è stata utilizzata vernice nera. La palestra sul cui muro bianco si è inneggiato al 28enne naziskin marchigiano è la «Nicola Grillo», in piazza Marconi.
La struttura, fino a qualche anno fa, quando fu chiusa perché necessitava di interventi di manutenzione, era utilizzata dal vicino Liceo classico «Giovanni XXIII» per le lezioni di educazione fisica. Dopo la segnalazione da parte di un ex consigliere comunale, di cittadini e associazioni, l'amministrazione cittadina ha fatto subito cancellare la scritta. Non è la prima volta che sui muri della palestra, come su diversi altri muri della città, compaiono scritte e simbologie nazifasciste. E per questo, lo scorso novembre, il consigliere comunale Daniele Nuccio, attualmente candidato alla Camera dei deputati per «Liberi e Uguali», con un gruppo di volontari che risposero al suo appello, ripitturò le mura della struttura.
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