CAMPOBELLO. Otto mesi di reclusione, 800 euro di multa e risarcimento danni da quantificare in sede civile. E’ quanto ha sentenziato il giudice monocratico di Marsala Bruno Vivona nel processo al campobellese Antonino Ingrassia, 60 anni, dipendente comunale, accusato di truffa in danno di una zia e di un cugino. Ingrassia avrebbe truffato la zia Vita Imperiale Vita e il figlio di questa, Salvatore Di Natale, entrambi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Salvatore Errera. I fatti risalgono al 2012, quando Ingrassia si sarebbe appropriato «con artifizi e raggiri» di denaro e preziosi (per un totale stimato in circa 90 mila euro) della zia e del cugino.