
MARSALA. Sono stati condannati per truffa (materiale e morale) in concorso i coniugi Donato Dino Bellussi, di 66 anni, e Vincenza Maria Pellegrino, di 65. Il giudice monocratico Bruno Vivona ha inflitto loro otto mesi di reclusione ciascuno. Il pubblico ministero aveva invocato un anno e mezzo. I coniugi Bellussi-Pellegrino, condannati anche al risarcimento dei danni subiti dalla controparte, secondo l’accusa avrebbero fatto credere a due fornitori di poter acquistare quote della loro azienda (“Florabella”) scomputando 14.400 euro dal totale delle somme che avrebbero dovuto sborsare. Le quote, però, non furono cedute.
Dino Bellussi ha alle spalle alcune, non sempre fortunate, esperienze imprenditoriali in campo agricolo. Verso la metà degli anni ’90, fu al centro del “caso Solaria”, azienda che ebbe un clamoroso rovescio dopo avere realizzato un esteso pescheto con un finanziamento di alcuni miliardi di lire. Poi, si rifece, per un po’, nel settore del florovivaismo con la “Florabella”.

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