MARSALA. Sono stati dissequestrati dal gup Francesco Parrinello due degli appartamenti ai quali i carabinieri di Marsala, lo scorso ottobre, avevano posto i sigilli nell’ambito dell’operazione antiprostituzione “Caliente”. Il provvedimento è contestuale alla condanna, con patteggiamento, di sei delle otto persone coinvolte nell’indagine coordinata dal pm Antonella Trainito.
Gli appartamenti per i quali il Gup ha ordinato il dissequestro e la restituzione ai proprietari sono entrambi nel centro di Marsala. Uno al civico 33 di via Vincenzo Pipitone e l’altro al 25 di via Itria. Il primo è di proprietà di Angelo Giacalone e Rosaria Di Girolamo, il secondo, invece, di Giuseppe Lombardo. I proprietari, però, non figurano tra gli indagati.
Nessun provvedimento, invece, è stato adottato dal giudice Parrinello per altri appartamenti sequestrati: un altro a Marsala, al civico 84 di via Dante Alighieri (ex Circonvallazione), e l’altro a Mazara, al 67 di via Tenente Gaspare Romano.
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