PANTELLERIA. Partiranno a gennaio 2018 i primi interventi per il recupero e la riforestazione dell’isola di Pantelleria. Grazie al contributo dei cittadini e all’adesione di nuove aziende alla campagna di crowdfunding, sono stati raccolti oltre 38 mila euro che permetteranno di partire. Gli interventi saranno fatti non solo sulla Montagna Grande di Pantelleria, ma anche nelle altre località devastate dall’incendio del 28 e 29 maggio del 2016: Dietro l’Isola, Martingana, Cuddia Attalora, Balata dei Turchi.Le fiamme distrussero circa 800 ettari di boschi popolati da Pino Marittimo, Pino d’Aleppo, Lecci piante ed arbusti della macchia Mediterranea. E’ stato un disastro ambientale che ha smosso le coscienze e fatto nascere diverse iniziative per il rimboschimento. Questa campagna straordinaria di raccolta fondi, che si chiuderà a giugno 2018, è ideata e realizzata dal Comitato parchi per Kyoto, in collaborazione con il Comune di Pantelleria, Federparchi-EuroParc Italia, Kyoto Club, Legambiente, Marevivo e il dipartimento Scienze agrarie e forestali (Saf) dell’Università di Palermo. L’incendio doloso del maggio 2016, è considerato uno degli eventi più disastrosi degli ultimi 35 anni. Ora che la caratterizzazione di oltre 130 ettari si è conclusa, a gennaio partiranno gli interventi con la messa a dimora delle prime piante per una riforestazione complessiva di circa 50 ettari. Ogni albero piantato permette l'abbattimento di una quantità stimata in circa 700 kg di CO2 nel corso del suo intero ciclo di vita. Sono già oltre 140 le sottoscrizioni alla campagna di crowfunding pervenute da aziende e cittadini. Quella del Comitato Parchi per Kyoto non è la sola iniziativa per ridare vita al verde di Pantelleria. Nell’estate del 2016 le Cantine Pellegrino avevano apposto un bollino da 50 centesimi in tutte le bottiglie di vino prodotto tra cui il pregiato passito di Pantelleria ed il ricavato, circa 5.000 mila euro, era stato consegnato alla forestale per la creazione, insieme con le scuole dell’isola di un vivaio con i semi delle piante autoctone dell’isola. I semi sono stati raccolti dalle pigna sopravvissute all’incendio. Nei pressi del laghetto sulla Montagna Grande così è nato un vivaio con i semi messi a dimora dai ragazzi della scuola media Dante Alighieri. Quando le piantine raggiungeranno un’altezza che permetterà loro di sopravvivere, saranno piantate e ogni scolaresca avrà una parte di bosco a cui badare nel corso dell’anno, favorendone la crescita. In seguito all’incendio il Ministro Gianluca Galletti e il Presidente della Regione Crocetta avevano affrettato le pratiche e Pantelleria è diventata Parco Nazionale. Intanto un albero di Natale con uno dei pini bruciati sulla Montagna Grande nello spaventoso incendio del 28 e 29 maggio del 2016 è stato allestito dal Comune di Pantelleria in Piazza castello al centro del paese. Sul tronco è stata appesa la preghiera dell’albero, a terra sula ghiaia sono state poste alcune scritte significative: la natura non è un posto da visitare, è casa nostra; dobbiamo essere coraggiosi e forti come la natura; la natura è ossigeno, fonte di vita.L’idea di alberi di Natale con i pini bruciati in tutte le principali piazze delle contrade era stata di un consigliere comunale della minoranza, Maria Pia Gabriele: «per non dimenticare».L’iniziativa non era piaciuta ad alcune persone, che prima sui social, poi passando a vie di fatto, avevano dimostrato il loro dissenso, in alcune contrade, distruggendo gli addobbi.