PALERMO. "L'operazione di oggi rientra in un'attività più ampia iniziata i primi di dicembre a Castelvetrano. Una strategia per far sentire la presenza ancora più costante dello Stato su Messina Denaro e su quanti ne garantiscono la latitanza. Una maggiore pressione per cercare di raccogliere elementi utili alla cattura. Oggi sono state controllate anche diverse numerose attività commerciali e imprenditoriali di persone che sono legate al capomafia".
"Quanto raccolto questa mattina è al vaglio della magistratura - aggiunge il questore - Gli indagati sono 30: persone che, nel corso degli anni, sono state arrestate per mafia o che hanno avuto collegamenti e frequentazioni con appartenenti a Cosa nostra e che, storicamente, sono state in stretti rapporti con il latitante Matteo Messina Denaro".
Ora la Direzione distrettuale antimafia di Palermo, su segnalazione della polizia di Stato, li ha sottoposti a una nuova indagine.
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