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Casa degli orrori a Castellammare, anziani privati di cibo e acqua

PALERMO. Un vero e proprio clima da lager all’interno della casa di riposo per anziani di Castellammare del Golfo. E’ lo scenario che emerge dalle intercettazioni al vaglio degli inquirenti.

Matteo Cerni e Rosanna Galatioto,  il responsabile e l’amministratore unico della struttura, avrebbero creato il clima di tensione in quella che sarebbe dovuta essere una tranquilla comunità alloggio per anziani. Dal canto loro, le dipendenti Marianna Rizzo e Anna Maria Bosco sembra che non si siano semplicemente adeguate agli “ordini provenienti dall'alto”, ma abbiano condiviso l’operato dei loro datori di lavoro.

Determinanti alle indagini le intercettazioni, in molte delle quali vengono rivolti insulti gratuiti agli anziani. Gli ospiti della casa di riposo in alcuni casi sarebbero stati privati del cibo o dell'acqua, oppure sarebbero stati forzati a mangiare o ad ingoiare più velocemente.

In altri casi gli anziani sarebbero stati paragonati ad animali da addestrare, come si evince dalle intercettazioni.

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