CASTELVETRANO. Dagli uliveti confiscati alla mafia nasce l’olio «Extraetico» l’olio della legalità. Uno dei promotori Nicola Clemenza dell’associazione «Libero Futuro antiracket», ha creduto in questo questa iniziativa , grazie anche alla lungimiranza del presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani Piero Grillo e la collaborazione di diversi amministratori giudiziari. Lo stesso spiega il progetto: «Il tutto nasce dall’esigenza di commercializzare un prodotto, quale l’olio proveniente da terreni sequestrati e confiscati che si trovano in contrada Latomie, Seggio, Campobello, Tre Fontane e negli agri del comprensorio della nocellara del Belice, con una sola etichetta. Questi terreni appartenevano alle famiglie Sansone, Messina Denaro, Madonia, Provenzano e altri boss. Noi-continua Clemenza-abbiamo creato questo marchio «extraetico»,per rendere ancora più nobile un prodotto, che è senza dubbio la migliore eccellenza di questo territorio».