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Assolti due medici dell’ospedale di Mazara del Vallo

MAZARA DEL VALLO. «Il fatto non costituisce reato». Con questa formula, ieri, il giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte ha assolto dall’accusa di lesioni colpose aggravate due medici dell’ospedale «Abele Ajello» di Mazara: Maria Assunta Canino, 53 anni, trapanese, e Francesco Quattrocchi, di 66, palermitano.

Entrambi erano accusati di aver fatto entrare in coma, il 9 settembre 2010, il petrosileno Antonino Santo, allora di 54 anni, affetto da SLA e deceduto poco più di due anni dopo, il 17 gennaio 2013. Ai due medici si rimproverava «negligenza, imprudenza e imperizia, nonché inosservanza delle regole medico chirurgiche». Per i sanitari alla sbarra, in marzo, il pm Antonella Trainito aveva invocato la condanna a un anno e mezzo di reclusione. Alla richiesta si era associato il legale di parte civile, l’avvocato Ignazio Bilardello, che aveva anche chiesto un risarcimento danni di 150 mila euro (di cui 30 mila come provvisionale).

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