MARSALA. Il gip su richiesta della Dda ha disposto il «giudizio immediato» per i 14 presunti mafiosi affiliati alla «cosca» di Marsala arrestati dai carabinieri lo scorso 10 maggio nell’operazione «Visir».
Contestualmente, è stata fissata per il 21 dicembre prossimo la prima udienza del processo che si svolgerà davanti al Tribunale di Marsala. Chi vorrà essere giudicato con rito abbreviato davanti al Gup di Palermo ha tempo fino ai primi di novembre per avanzare la richiesta.
Con l’indagine «Visir», Dda e carabinieri hanno individuato presunti vertici e gregari della ricostituita "famiglia» mafiosa di Marsala-Petrosino.
In carcere sono finiti in carcere, Vito Vincenzo Rallo, 57 anni, pastore, già tre condanne definitive per mafia sulle spalle per una quindicina d’anni di carcere, il suo braccio destro Nicolò Sfraga, 51 anni, Calogero D’Antoni, di 35, Vincenzo e Alessandro D’Aguanno, padre e figlio, di 57 e 36 anni, Giuseppe Giovanni Gentile, di 43, Michele Giacalone, di 47, imprenditore edile, Massimo Salvatore Giglio, di 41, Simone Licari, di 58, Ignazio Lombardo, detto «il capitano», di 46, nipote dell’anziano «uomo d’onore» Antonino Bonafede, Michele Lombardo, di 55, imprenditore, Aleandro Rallo, di 24, nipote del boss Vito Vincenzo, Andrea Antonino Alagna, di 37, e Fabrizio Vinci, di 47. I reati contestati ai 14 arrestati sono associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi e altri reati aggravati dalle finalità mafiose.
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