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Indagini su rifiuti, sequestrate alcune quote della Sicilfert di Marsala

TRAPANI. C’è anche la «Sicilfert» tra le imprese coinvolte nell’operazione «Metauros» della Dda di Reggio Calabria su un «traffico illecito di rifiuti».

All’azienda della famiglia Foderà che in contrada Maimone ha realizzato un grande impianto che produce concimi e fertilizzanti utilizzati in agricoltura, anche con i rifiuti (umido) conferiti da diversi Comuni della Sicilia occidentale, sono state sequestrate le quote societarie.

«Ma non è stato sequestrato l’impianto, che continua ad essere operativo» precisano i legali dall’azienda, Diego e Massimiliano Tranchida. Nell’operazione «Metauros» state fermate sette persone, accusate di associazione mafiosa (apparterrebbero alla famigerata «cosca Piromalli»), concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni.

Emesso, inoltre, dalla magistratura calabrese un decreto di sequestro preventivo d’urgenza relativo alle quote azionarie di alcune società operanti nel settore della depurazione e trattamento delle acque, trasporto e compostaggio dei rifiuti speciali non pericolosi. E tra queste società c'è anche la Sicilfert.

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