TRAPANI. «E' del tutto inutile dire che l'idea di fuga non mi appartiene, se avessi voluto farlo non avrei certo aspettato tutto questo tempo dalla diffusione della notizia del pronunciamento del Tribunale della Libertà, ma soprattutto non avrei nulla da cosa fuggire, motivo per cui non mi è mai balenata nella mente». Lo scrive in una lettera aperta l'ex deputato regionale Girolamo Fazio, accusato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto l’armatore Ettore Morace.
«La cosa più preoccupante è che sarebbe stata facilmente riscontrabile la realtà dei fatti se solo si fossero operati approfondimenti o anche dei semplici riscontri, - aggiunge - magari interrogando il diretto interessato, o alcuno dei suoi familiari, oppure accertando se vi fosse stato un consistente prelievo di denaro o se da pregresse intercettazioni risultasse un qualche collegamento con qualche persona tunisina o con qualche città della Tunisia».
A luglio il tribunale del riesame di Trapani, accogliendo il ricorso della Procura di Trapani, ha disposto nuovamente gli arresti domiciliari per l’ex deputato.
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