MARSALA. Il grande caldo di questi giorni acuisce il problema dei rifiuti, di ogni genere, che in cumuli di varie dimensioni attendono, sotto il sole cocente, di essere raccolti dai netturbini di Energetikambiente (ex Aimeri Ambiente). Problemi, dunque, non solo di natura estetica, ma anche igienici. Nel centro cittadino, nelle periferie e persino sul litorale della Riserva naturale dello Stagnone. E le proteste, nell’era dei social, si sviluppano veloci sul web. «A questi spettacoli – scrive, infatti, su facebook, Giusy Curcio - ormai purtroppo ci siamo abituati, non così i turisti che vanno via purtroppo dispiaciuti per aver trovato una cittadina bella, ma molto sporca. Certo, la gente è incivile, su questo non c'è alcun dubbio, di contro l'amministrazione sta a guardare e non prende alcuna soluzione. Per me, i volontari in maglietta blu che controllano se viene fatta bene la differenziata sono inutili, perché il cittadino che fa la differenziata la fa bene. E poi la pubblicità “Marsala bella pulita” sugli autobus pensate che possa fermare questo fenomeno così radicato? Il problema sta nell'educare chi sparpaglia in giro i rifiuti, magari di notte senza essere visto. Il bigliettino colorato appiccicato al sacchetto per indicare che si è sbagliato direi che è pure stupido: il sacchetto rimane lì nessuno lo toglie se non i cani e gatti che se lo trascinano sparpagliando il contenuto ovunque. Risultato? Stiamo tutti a guardare mentre la nostra città muore». Inevitabile il dibattito sulla «piazza» virtuale. Un dibattito nel quale si inserisce anche l’ex assessore comunale all’Agricoltura Giacomo Dugo («Chi amministra ha l’obbligo di far rispettare la legge. Ha l’obbligo per il rispetto che deve al territorio e ai cittadini corretti»).