MARSALA. Diecimila euro sarebbe stato il prezzo pattuito per la cessione della neonata partorita, lo scorso dicembre, all’ospedale Sant’Antonio di Trapani dalla 38enne marsalese A.M. a una coppia senza figli: L.G., di 34 anni, e P.C., di 28, anche loro marsalesi, abitanti sulla via Salemi (contrada Amabilina).
I tre sono stati posti agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, mercoledì mattina, dai carabinieri del Reparto operativo – Nucleo investigativo del Comando provinciale di Trapani in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip Caterina Brignone.
Il sistema utilizzato dai tre arrestati non è nuovo. Un uomo, dopo il parto, si presenta all’ufficiale di Stato civile e dichiarata di essere il padre naturale, affermando di aver avuto una relazione extraconiugale con la madre del neonato (in questo casa, una neonata). L’accusa contestata ai tre protagonisti della vicenda è, infatti, è alterazione dello stato civile in concorso mediante falsa attestazione di paternità. Un reato che prevede da 5 a 15 anni di carcere. Il prezzo pattuito per la cessione, 10 mila euro, mai versati a causa dell’avvio dell’indagine, emerge da una intercettazione ambientale dello scorso 17 febbraio (“cimice” sull’auto in uso a L.G.).
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