TRAPANI. Due eritrine (una di piazza Vittorio Veneto e l’altra di viale Duca d’Aosta classificate come «pericolosità estrema») saranno sacrificate, ma il Comitato «Pro Eritrine» ha ottenuto dal Comune che le restanti 34 non saranno abbattute. Anzi sarà predisposto un piano di mantenimento e di valorizzazione che non ne prevede la capitozzatura, ma tagli di raccorciamento, di diradamento e di ritorno.
Un programma che comprende, sottolinea l’agronomo Filippo Salerno, del Comitato, di «ripristinare con piante giovani a ottobre o novembre, le piante abbattute con nuove piante di eritrine, togliendo da subito le radici delle piante abbattute, compresa quella che si trova di fronte alla prefettura abbattuta due anni fa». Un risultato che è stato ottenuto al termine di un incontro, durato un paio d’ora che il Comitato che si è schierato con le ottocentesche eritrine ha avuto con il segretario generale del Comune, Raimondo Liotta, appositamente delegato dal commissario Francesco Messineo.
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