MARSALA. Truffarono un marsalese convincendolo a comprare dei «fondi di bottiglia» spacciati per pietre preziose. A tre anni di distanza dal fatto, però, sono stati condannati a sei mesi di reclusione, nonché ad un multa di 300 euro, dal giudice monocratico del Tribunale di Marsala Leonardo Bruno Vivona.
Autori del raggiro sono stati due palermitani: Rosario Fasone e Francesco Immesi. Per quest’ultimo la pena è sospesa. Un terzo imputato, Domenico Immesi, è stato invece assolto dall’accusa di truffa. Il fatto è accaduto nel 2014, quando Francesco Immesi, in una strada del centro di Marsala, avvicinò un uomo chiedendogli dove potere far valutare delle pietre preziose. A quel punto si avvicinò il «complice» Fasone, il classico «compare», che avrebbe detto di essere un orafo professionista e che dopo avere visto le pietre «preziose» le stimò tredicimila euro.
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