PALERMO. Otto mesi e un anno di interdizione dal lavoro. Questa la condanna inflitta dal tribunale monocratico di Trapani a un poliziotto che a gennaio dell’anno scorso avrebbe adescato una ragazzina di 15 anni, appena uscita dalla scuola, mentre era in servizio al posto di guardia della questura di Trapani. Secondo la ricostruzione del pm Chiara Capoluongo, l’agente avrebbe riempito di complimenti la ragazzina mentre aspettava la madre. Frasi sempre meno educate, fino a diventare oscene. L’agente è stato poi trasferito a Palermo. A denunciare l’episodio è stata la madre dopo che la figlia le ha raccontato le frasi del poliziotto e le ha consegnato un biglietto con un numero di telefono che l’agente le aveva dato. La giovane ha raccontato anche di essere entrata nella guardiola del poliziotto e di aver visto acceso un computer collegato con un sito di incontri e che avrebbe subito richieste velate dall’agente. Il poliziotto si è difeso sostenendo che le sue parole fossero innocenti che non aveva intenzioni morbose nei confronti della minorenne.