MAZARA DEL VALLO. Si trovavano entrambi sotto al relitto del peschereccio affondato i due pescatori tunisini che mancavano ancora all'appello dopo che erano stati dati per dispersi in seguito alla collisione, sabato scorso, a circa 18 miglia dalla costa mazarese, in acque internazionali, tra il natante del Paese Nordafricano sul quale erano imbarcati e un mercantile battente bandiera panamense.
I cadaveri dei cugini Shoukri Laghdifi e Jassin Laghdifi sono stati recuperati nel corso della mattinata dai sommozzatori dei vigili del fuoco che hanno operato con difficoltà a causa delle forti correnti presenti in quell'area di mare. Nel corso delle ricerche, coordinate dalla Capitaneria di porto di Mazara del Vallo, era stata già recuperata, a circa un miglio dalla costa di Tre Fontane (Campobello di Mazara), la salma di Faisel Laghdifi, anche lui cugino dei primi due.
Un quarto loro congiunto e altri tre loro connazionali erano stati recuperati in buone condizioni fisiche dall'equipaggio del mercantile che sta per approdare a Malta dove, in accordo con il governo tunisino, li farà sbarcare per il successivo rimpatrio. Le salme dei tre pescatori saranno consegnate al Consolato tunisino di Palermo che ne curerà il rimpatrio.
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