PALERMO. Salvatore Lombardo fu ucciso con due fucilate, a Partanna, davanti al bar “Smart Cafè”, il 21 maggio 2009. Lombardo sarebbe stato punito per il furto di un camion carico di merce del supermercato Despar. E all’epoca, gestore “di fatto” del supermercato sarebbe stato un presunto mafioso di Partanna: Giovanni Domenico Scimonelli.
Secondo la Dda, sarebbe stato proprio Scimonelli il mandante dell’omicidio. A sparare, invece, con un fucile calibro 12, sarebbero stati Attilio Fogazza e Nicolò Nicolosi. I due che si sono autoaccusati del delitto sono stati condannati questa mattina dal gup Fabrizio Anfuso a 16 anni ciascuno. I pm Francesco Grassi e Carlo Marzella ne avevano chiesti 12 ma il giudice non ha riconosciuto agli imputati la attenuante della collaborazione. Scimonelli ha invece scelto il rito ordinario e il suo processo si sta svolgendo a Trapani.
"Prima lo pigghia cca (alla spalla destra, ndr) e chistu un muriu, u tempo ca chistu scappa verso il bar Nicola ci tira un altro colpo”. Così Fogazza ha ricostruito la drammatica cronaca dell'agguato di sette anni fa.
"Nel 2009 - ha raccontato il pentito - arrubbano a stu supermercato, Scimonelli dice 'a mano veni sempri i dintra' (la mano viene sempre da dentro, ndr), dopo quattro cinque giorni viene e dice io 'u sacciu cu è, Lombardo, funciazza (soprannome con cui la vittima era conosciuta in paese, ndr)”.
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