TRAPANI. Alla fine, dopo tanto rumore e tanto clamore, è rimasto in piedi soltanto uno dei tre capi d'imputazione, contestati a Nino Marino, decano degli avvocati trapanese. E', invece, caduta, come un castello di sabbia spazzato via dal vento, l'accusa più pesante: pedofilia. Per questo reato e per quello di false fatturazioni, infatti, il giudice per le indagini preliminari del tribunale del capoluogo, Emanuele Cersosimo, su richiesta della stessa Procura, ha disposto l'archiviazione. A renderlo noto è stato lo stesso legale con una nota diramata ieri mattina. GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI TRAPANI DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE