TRAPANI. Uomini e donne costretti a dividere la stessa sala d'attesa, anche chi deve fare esami preliminari, oltre che gli stessi servizi igienici e la stessa sala per la chemio. Sono alcuni dei disagi riscontrati all'ospedale "Sant'Antonio Abate" di Trapani, nel reparto di Oncologia. Una situazione divenuta insostenibile dopo la chiusura del reparto di Oncologia alla clinica "Villa dei Gerani". A denunciare il problema è il Centro per i Diritti del Cittadino, al quale si è rivolto il comitato spontaneo dei pazienti del “Sant'Antonio Abate”, il quale descrive una situazione di “emergenza” dovuta a lunghe file di attesa, senza alcuna privacy e senza un servizio di front office di cui necessitano gli utenti. "Non possiamo non accogliere il grido di protesta di questi cittadini, molti provenienti dalla provincia e soprattutto non possiamo stare a guardare – afferma l'avvocato Vincenzo Maltese, referente per Codici Trapani - E' imbarazzante che uomini e donne, come mi è stato riferito da Laura Messina, rappresentante del comitato, siano costretti a condividere la stessa sala d'attesa, anche per coloro che devono sottoporsi a controlli preliminari, gli stessi servizi igienici e la stessa sala per la chemio”. Per questo, quindi, Codici chiede che l'ASP convochi un tavolo tecnico alla presenza dei rappresentanti del comitato di pazienti oncologici, ad un rappresentante della stessa associazione dei consumatori ed alla presenza del Sindaco di Erice.