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"Attrezzature rotte e pochi medici", la protesta dei dializzati a Pantelleria

PANTELLERIA. «Gradiremmo sapere quanto ci deve costare ancora questa nostra disgrazia, soprattutto perché siamo a Pantelleria».

Così hanno scritto otto malati, in dialisi nell’ospedale di Pantelleria in una lettera inviata al Ministro della salute Beatrice Lorenzin, all’Assessore alla salute della Regione Siciliana Baldo Gucciardi, al Direttore Sanitario dell’ospedale di Pantelleria dottor Francesco Giurlanda e al Segretario nazionale dell’ANED (Associazione Nazionale EmoDializzati) KOrbella Castelnovo.

Noi dializzati di Pantelleria “siamo costretti, per sopravvivere a passare almeno tre mattine alla settimana in ospedale e su di noi viene inevitabilmente a ripercuotersi qualsiasi disservizio dipendente dall'alto: una volta non si trova il medico che deve venire da Trapani in sostituzione di quello che c'è qui, una volta mancano i materiali o le attrezzature sono rotte, ora è il caso della mancanza dell'inserviente, pur essendo prevista la sua presenza presso ogni centro dialisi per decreto assessoriale”.

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