TRAPANI. Giuseppe Gulotta, accusato e poi assolto per l’uccisione di due carabinieri ad Alcamo Marina il 27 gennaio 1976, ha promosso una Fondazione con il suo nome per sostenere le vittime di condanne penali ingiuste e aiutare quelle persone che, a giudizio in corso, ritengono di avere prove così schiaccianti da poter essere scagionate. Ne dà notizia il quotidiano 'La Nazione" illustrando l’iniziativa che l’uomo, libero dopo 22 anni di carcere da innocente, ha intrapreso dopo aver firmato la nascita del sodalizio di fronte a un notaio. Gulotta, che ora è residente a Certaldo (Firenze), ha ricevuto dallo Stato un risarcimento di 6 milioni e mezzo di euro. La Fondazione è già operativa e si sta occupando, tra l’altro, del caso di Lucia Bartolomeo, l’ex infermiera di Taurisano (Lecce) ritenuta in via definitiva responsabile dell’omicidio del marito, Ettore Attanasio, avvenuto nel maggio 2006.