TRAPANI. Pesce venduto lungo una delle banchine del porto peschereccio, in precarie condizioni igienico-sanitarie. Da dieci giorni il mercato ittico è stato chiuso perché al suo interno si stanno eseguendo alcuni lavori necessari al suo miglioramento, ma la vendita del pesce non si è mai bloccata. Anzi, prosegue.
Spostata soltanto di qualche metro. Dal mercato all’area adiacente, lungo una delle banchine del porto peschereccio. E’ lì, pertanto, che pescatori e rigattieri, in tutto non più di venti, vendono i loro prodotti ittici. In condizioni sicuramente peggiori rispetto a quanto era avvenuto sino a sabato 4, ultimo giorno di apertura del mercato.
“Questa è una situazione indecente – afferma Salvatore Barraco, uno dei residenti della zona del porto peschereccio -. Il pesce viene venduto in cassette di legno poggiate per terra. Viene pulito in un banchetto di fortuna e l’acqua derivata dal ghiaccio che si scioglie rimane nell’asfalto, con tutti i cattivi odori che ne conseguono. Ed ancora, con le auto che passano a pochi centimetri dai pesci, anche perché la banchina è aperta al transito degli autoveicoli. Almeno, quando il mercato era aperto, le auto restavano distanti dal pesce. Ad ogni modo è tutto il contesto che non va. Non si può camminare a piedi per rientrare a casa e dove evitare le pozze con l’acqua putrida dei pesci venduti all’area aperta”.
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