ALCAMO. Sono state trovate e sequestrate armi a casa degli affiliati del capo mandamento di Alcamo, Ignazio Melodia dopo l'operazione Freezer che ha portato all'arresto di sei persone. Le armi sono state trovate a casa di Giuseppe Di Giovanni che, in diverse occasioni, le avrebbe usate per intimidazioni di stampo mafioso a mano armata anche durante la campagna elettorale. Lo scopo era quello di impedire il libero esercizio del voto e di procurare ad altri consensi elettorali in occasione dell’elezione del sindaco di Alcamo. Nel corso di una conversazione intercettata è lo stesso Di Giovanni ad attribuirsi il ruolo di mafioso: “…Io... io... ave che ho fatto la scelta di fare il mafioso... assai… tutti volevano fare il presidente, chi voleva fare il presidente, io il mafioso sempre ho voluto fare”. In particolare a casa di Di Giovanni è stata trovata droga: in tutto 13 chili tra 14 panetti di hashish e due pezzetti sfusi, due sacchi di plastica con sei chili di marijuana. Poi anche un bilancino di precisione elettronico. E sono state scoperte armi: 39 da taglio, 49 cartucce calibro 38, un machete, una sciabola tipo katana, due tirapugni; una cartucciera con 11 cartucce calibro 16; un fucile di precisione ad aria compressa e due mazze da baseball. Giuseppe Di Giovanni è una figura che si è per sempre messa a disposizione della famiglia mafiosa di Alcamo e del suo reggente Melodia. L’uomo è indagato, insieme agli altri sei arrestati nell’operazione di due giorni fa denominata Freezer, del reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Le intercettazioni sono state raccolte all’interno di una cella frigorifera. Lì i mafiosi pensavano di essere al sicuro da microspie e telecamere. La cella era quella di un fruttivendolo di Alcamo e i "summit" erano di pochi minuti ma anche lì i poliziotti della squadra mobile di Trapani hanno piazzato i loro strumenti per registrare. Gli altri arrestati nell’operazione “Freezer” sono Ignazio Melodia, di 61 anni, a capo della famiglia mafiosa di Alcamo, Salvatore Giacalone di 62 anni, di Alcamo, Antonino Stella di 69 anni, originario di Marsala, Filippo Cracchiolo di 56 anni, di Alcamo, Vito Turricciano, attualmente detenuto, di 70 anni, di Castellammare del Golfo.