PACECO. I vecchi amministratori della Banca di Credito cooperativo di Paceco, intitolata al senatore Grammatico, non possono partecipare al procedimento in cui si dovrà decidere se confiscare le azioni e il patrimonio dell’istituto di credito, ritenuto una sorta di banca mafiosa. E oltre al sequestro e all’amministrazione giudiziaria, ordinati in novembre dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, anche la Banca d’Italia ha «messo sotto chiave» la Bcc, nominando due commissari straordinari e un comitato di sorveglianza che si sono sostituiti agli organi societari. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE