CAMPOBELLO DI MAZARA. Ylenia era un cane randagio che viveva nella zona popolare di fronte la parrocchia Madonna di Fatima a Campobello di Mazara. Si aggirava tra le palazzine e, nelle sue lunghe passeggiate, si spingeva per qualche chilometro in cerca di cibo. Chi l’ha conosciuto parla di un cane docile, bisognoso d’affetto. I primi di dicembre quel cane bianco a macchie nere è stato avvelenato: «Aveva ingerito trito di carne impastato a lumachicida – racconta Margherita Pellegrino – per lei non c’è stato nulla da fare». La storia di questo amico a quattro zampe che non c’è più, stavolta non è passata sottotono. Un video con immagini forti sui social, un incontro con il comandante della polizia municipale Giuliano Panierino e ieri un corteo-fiaccolata per le vie della città, per ricordare Ylenia. Un’occasione, in effetti, per sensibilizzare i cittadini di Campobello di Mazara alla tematica del randagismo. Argomento spinoso che negli anni ha messo alla prova impegno di uomini e risorse da parte del Comune. Nel 2016 sono stati spesi 15 mila euro, altrettanti si pensa, almeno in prima battuta, nel 2017. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI TRAPANI DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE