PARTANNA. È scontro, tra accusa e difesa, davanti al gup Gigi Omar Modica del Tribunale di Palermo sul “rito” con il quale celebrare il processo per l’omicidio di Salvatore Lombardo, ucciso con due fucilate, a Partanna, davanti il bar Smart Cafè, il 21 maggio 2009. Salvatore Lombardo sarebbe stato così punito, pare, per il furto di un furgone carico di generi alimentari di un supermercato Despar, di cui all’epoca sarebbe stato gestore “di fatto” il quarantanovenne “uomo d’onore” del centro belicino Giovanni Domenico Scimonelli. Per l’accusa, sarebbe lui il mandante dell’omicidio. Esecutori materiali, invece, Nicolò Nicolosi, 45 anni, di Vita, e Attilio Fogazza, anch’egli 45 anni, di Gibellina. Entrambi, alcuni mesi dopo l’arresto, hanno deciso di iniziare a collaborare con la giustizia. Prima Fogazza e poi Nicolosi. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI TRAPANI DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE