MAZARA. E' una pena esemplare (sette anni di carcere) quella che, ieri, il pm Giulia D' Alessandro ha invocato per il 42enne appuntato mazarese della Guardia di finanza Biagio Foderà, processato davanti al giudice monocratico Lorenzo Chiara monte con l' accusa di lesioni gravissime in danno della moglie, Antonia Castelli, di 40 anni. Per gelosia, infatti, il 12 gennaio 2010, il militare delle Fiamme Gialle l' avrebbe presa a calci e pugni, provocandole la rottura della milza, poi asportata con un intervento chirurgico all' ospedale "Abele Ajello".
Per anni, però, la donna ha detto di essersi fatta male cadendo tra le pareti domestiche. Anche se questa versione non convinse gli inquirenti (sezione di pg della Guardia di finanza della Procura). Furono, quindi, messi sotto controlli i telefoni del nucleo familiare e si scoprì una diversa verità.
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