PANTELLERIA. “Quel giorno, Maurizio Barraco parlava poco e aveva il volto tirato. Si vedeva che non stava bene”. E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale di Pantelleria, Sandro Casano, ascoltato in qualità di medico di famiglia del funzionaro comunale, nel processo che, davanti al giudice Vito Marcello Saladino, vede imputato il sindaco di Pantelleria, Salvatore Gino Gabriele, per minaccia, ingiuria e lesioni personali, in danno di un dipendente comunale: il geometra Maurizio Francesco Barraco. Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Gaetano Di Bartolo, si è costituito parte civile, chiedendo un risarcimento danni “provvisionale” di 20 mila euro da “devolvere in favore degli enti no profit che si occuperanno del rimboschimento delle aree di Pantelleria devastate dall’incendio dello scorso maggio”. Barraco è il tecnico che, a seguito un accertamento, ha redatto la relazione su presunte violazioni urbanistiche relative a un immobile di contrada Karuscia di cui il sindaco Gabriele è comproprietario con altri familiari. Dopo quella relazione, poi sfociata in un processo per abusivismo edilizio (conclusosi, in primo grado, a fine ottobre scorso, con l’assoluzione del sindaco e di due suoi fratelli), il primo cittadino avrebbe minacciato il tecnico dicendogli che gliela avrebbe fatta pagare e che lo avrebbe fatto denunciare per abuso d’ufficio da un fratello comproprietario dell’immobile. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI TRAPANI DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE