CUSTONACI. Rimane il mistero della "forzatura" del "profilo Facebook" di Alessandro Bulgarella, il lavapiatti accusato dell' omicidio di Bose Uwadia, la prostituta trovata cadavere la mattina del 24 dicembre del 2013 nei pressi del cimitero di Custonaci.
Qualcuno avrebbe tentato un accesso e potrebbe aver cercato di modificare o cancellare i dati in un periodo in cui Bulgarella si trovava in carcere, arrestato nelnovembre 2014, durante l' inchiesta per il delitto. La Corte di assise di Trapani (presidente Angelo Pelli no, a latere Samuele Corso), ha ascoltato, nell' udienza di ieri, la deposizione di una persona che aveva aiutato Bulgarella, tempo addietro, a recuperare la password dopo che si era bloccata la pagina e mail collegata alla pagina Face book del computer del lavapiatti.
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