TRAPANI. Il "profilo" di Alessandro Bulgarella, il lavapiatti accusato dell' omicidio di Bose Uwadia, la prostituta trovata cadavere la mattina del 24 dicembre del 2013 nei pressi del cimitero di Cu stonaci, avrebbe subito un accesso da parte di qualcuno che potrebbe aver tentato la cancellazione di dati. Sarebbe avvenuto durante la fase delle indagini e dopo che, mentre Bulgarella si trovava in carcere (venne arrestato nel novembre del 2014) il pm Franco Belvisi aveva disposto (26 gennaio 2015) una perizia tecnica.
La circostanza è emersa durante l' esame, da vanti alla corte di Assise di Trapani dell' esperto informatico Gioacchino Genchi cui era stato dato l' incarico di effettuare una indagine sui dati di traffico telefonico relativi alle utenze della vittima e di atre persone nonché di disporre una perizia, "tenuto conto dei dati disponibili, sulle conversazioni tramite l' applicazione del social network FaceBook intrattenute con l' utenza di Alessandro Bulgarella, al fine di individuare gli interlocutori e la localizzazione degli stessi" e di verificare "sul computer in sequestro, gli orari di accensione e di spegnimento e l' eventuale utilizzazione del predetto com puter per le conversazioni effettuate tramite FaceBook".
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