Selinunte, scavi coperti da teloni. Il direttore del Parco: serve progetto per la conservazione
SELINUNTE. «La scoperta viene ricoperta». Non è un gioco di parole ma cercare di capire il perché dopo il rinvenimento dell' eccezionale "Quartiere Artigianale" di Selinunte, esteso circa un chilometro e largo oltre duecento metri, dopo due anni e passi di scavi, è d' obbligo, visto che tutto quanto è stato ricoperto da neri teloni plastificati e interrato interamente. Una scoperta da parte di Martin Benz docente di archeologica classica dell' Università di Bonn, che ha interessato il mondo archeologico e gli studiosi, ma che alla fine dopo il convegno tenutosi ha finito per "mortificare le aspettative" dei turisti che pensavano di potere visitare quest' altra meraviglia del sito archeologico, molto particolare per le sue 40 officine, con le sue ottanta e passa fornaci in un' area di circa 12000 metri qudri vanta la più grande fornace, mai scoperta prima di epoca greca, di cinque metri di diametro. Il direttore del Parco Archeologico Enrico Caruso che sarebbe ben lieto di mostrare al mondo intero la scoperta ci va cauto:«Premetto subito che si tratta di un fatto conservativo di tutta l'area . Per una fruizione visiva ci vorrebbe un progetto difficile per questo sito alle falde della collina di "Manuzza", che tenga conto del forte vento che soffia, di un eventuale impatto di una copertura che potrebbe essere invasivo. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI TRAPANI DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE