TRAPANI. La "guerra dei rifiuti" tra il Comune di Trapani e la Regione è sfociata in una richiesta di rinvio a giudizio a carico del sindaco Vito Damiano e del comandante della Polizia Municipale Biagio De Lio. L' ha avanzata il sostituto procuratore Marco Verzera al giudice per le indagini preliminari Antonio Cavasino.
L' ipotesi di reato è di interruzione di pubblico servizio. Damiano e De Lio stati accusati, infatti, "in concorso", di avere "turbato la regolarità del servizio di pubblica necessità di raccolta e smaltimento dei rifiuti presso la discarica sita in contrada Borranea, cagionandone, altresì l' interruzione".
Il procedimento penale a carico del sindaco e del comandante della Polizia Municipale è scaturito da una denuncia sporta ai carabinieri dal commissario dell' Ato Belice, Sonia Alfano, che aveva tacciato il sindaco di Trapani di interruzione di pubblico servizio dopo che venti mezzi della "Belice Ambiente" erano rimasti dietro ai cancelli della discarica Borranea dove si erano recati per scaricare le immondizie sulla base di un' ordinanza del governatore della Regione Rosario Crocetta del precedente 27 febbraio.
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