PALERMO. Per i giudici della terza sezione della Corte d’appello di Palermo, Patrizia Messina Denaro, sorella del boss latitante Matteo, partecipava attivamente alle attività della cosca trapanese e quindi la condanna è passata dai 13 anni del primo grado a quattordici anni e mezzo, accogliendo in parte le richieste del pg Mirella Agliastro.
Il processo è scaturito dall'operazione antimafia "Eden" del 13 dicembre 2013, che in primo grado, a Marsala, il 31 marzo 2015 si concluse con la condanna a 16 anni per Francesco Guttadauro, nipote del boss latitante Matteo Messina Denaro. Entrambi furono ritenuti colpevoli di associazione mafiosa (la sorella per concorso esterno) e tentata estosione.
Condannato a 13 anni Antonino Lo Sciuto, assolto in primo grado, mentre Vincenzo Torino è passato da tre a quattro anni. Il processo nasce da un'indagine del dicembre 2013 che fece luce sulla rete dei colonnelli e dei gregari del boss latitante, svelando il ruolo della sorella che reggeva – secondo gli inquirenti - le fila dell'organizzazione.
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