MARSALA. C' erano solo le intercettazioni in mano all' accusa. E nessun' altra prova concreta. Troppo poco per chiedere la condanna dei 46 imputati processati per fatti di droga. Per questo motivo, il pm Ignazia Uttoveggio è stata "costretta" a chiedere l' assoluzione di tutte le persone alla sbarra con la formula che ricalca la vecchia "insufficienza di prove". E qualche ora dopo la requisitoria, il giudice monocratico Matteo Giacalone ha assolto tutti gli imputati con la formula "perché il fatto non sussiste". Il processo era quello denominato "Burzotta Giovanni + 45".
Un maxi -dibattimento in cui erano confluiti diversi filoni d' indagine, per detenzione e spaccio di stupefacenti, avviati dai carabinieri di Mazara e Marsala. In aula, sul lavoro investigativo aveva riferito anche il luogotenente Alberto Furia, del Norm di Marsala. Mazaresi e nordafricani la maggior parte degli imputati. Ma anche marsalesi e qualche romeno.
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