MARSALA. L' amministrazione comunale ci ripensa e torna alla carica per acquisire il fossato punico, l' imponente struttura del sistema difensivo della antica Lilibeo del III secolo a.C., di cui restano oggi soltanto poche aree, assieme ad alcuni tratti dell' ex gasometro di via Giulio Anca Omodei, salvatesi dalla devastante cementificazione edilizia e che sarebbe un nuovo polmone di verde in città dopo Villa Cavallotti. Sarebbero state superate le «resistenze» avanzate nello scorso mese di maggio dall' Amministrazione Di Girolamo circa l' acquisizione in comodato gratuito del fossato, sul quale c' è il parere favorevole espresso già da anni dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali e dell' Identità Siciliana al Comune. Il fossato punico potrebbe, pertanto, essere acquisito al patrimonio comunale come i Palazzi Grignani, Fici e il Teatro Impero. «Da anni - dice Arturo Galfano, che fu il consigliere delegato ai Beni Culturali della città durante l' Amministrazione Adamo - conduciamo una battaglia per acquisire uno dei monumenti storici più prestigiosi, testimone del passato fenicio-punico della città.
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